Si chiude Performative Habitats, il progetto di Egle Oddo realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali nell’ambito del programma Italian Council. Il progetto di ricerca artistica, che ha avuto la durata di un anno, è a cura di Lori Adragna e si è articolato in più momenti creativi. L’attività principale verteva sulla realizzazione di una installazione-performance per il Festival di Mänttä, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki. Dopo una serie di eventi, seminari, performances e mostre a Zagabria, Palermo, Cervignano del Friuli, Roma, Tunisi, Vienna, Helsinki, Ekenäs e Mänttä, Performative Habitats è giunto al culmine al MAXXI Roma. Il percorso di ricerca artistica è raccontato attraverso un video e una pubblicazione monografica realizzata in collaborazione con postmediabooks.
Con Performative Habitats biologia, botanica e scienze naturali incontrano i molteplici linguaggi delle discipline artistiche. In un momento storico come questo che vede il cambiamento climatico tra le emergenze primarie, l’artista, nata in Italia e residente in Finlandia, si prefigge l’obiettivo di riconvertire le pratiche quotidiane e stabilire nuove modalità di produzione che siano sostenibili per l’ambiente.
Il libro che prende il titolo del progetto, analizza le tematiche care all’artista e vede il contributo di diversi filosofi, scienziati e storici dell’arte. Il video offre uno spaccato della ricerca artistica a lungo termine, mettendo a fuoco principalmente le collaborazioni in atto tra Egle Oddo e varie istituzioni e partner in Tunisia dove il progetto sta continuando a espandersi.
La presentazione del libro prevede interventi in presenza dell’artista e di:
Juan-Luis Moreno Moreno, traduttore
Erika De Martino, architetto
e interventi registrati di:
Leonardo Caffo, filosofo
Elisabetta Di Stefano, filosofa
Giorgio de Finis, antropologo
Da alcuni anni Egle Oddo è impegnata in una investigazione sulle piante estremofile, forse la chiave per una agricoltura del futuro. Accompagnano il suo percorso in Tunisia i professori di Botanica Anna Scialabba e Aberrazak Smaoui, lo scienziato Karim Ben Hamed, il performer Talel Ayoub e il cineasta Rassene Gassen. La produzione del video è stata supportata dall’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi.
Performative Habitats è stato realizzato in collaborazione con i seguenti partner: galleria GMK, galleria Myymälä2, Mänttä Festival, Pixelache Helsinki, Dipartimento STEBICEF e Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Universitá di Palermo, CBBC – Centro di Biotecnologia di Borj Cedria, e il MAXXI Roma.
Nelle sedi specifiche il progetto si è avvalso della collaborazione con le seguenti curatrici: Lea Vene alla galleria GMK, Zagabria; Basak Senova all’Università delle Arti Applicate di Vienna; Eva Comuzzi e Orietta Masin alla Rassegna Take Care of Yourself, Cervignano del Friuli; Anna Ruth al Mänttä Festival in Finlandia.
Hanno sostenuto il progetto: l’Italian Council (VIII edizione, 2020), programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo; Frame Contemporary Art Finland; the Arts Promotion Centre Finland; the Finnish Cultural Foundation; l’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki; l’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi.
L’incontro si svolge online venerdì 8 aprile dalle 17 alle 18. Per seguire collegatevi qui alla pagina Facebook dell’Istituto.