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Passo dopo passo. Costruzione (e ricostruzione) del Palazzo Ducale di Mantova da Luca Fancelli a Giulio Romano

Il Palazzo Ducale di Mantova è stato definito una città nella città, vale a dire la cittadella proibita del potere gonzaghesco. Edificato nel corso di quattro secoli a partire dal nucleo medievale della Magna Domus e del Palazzo del Capitano, il complesso si è stratificato con l’aggiunta del tardogotico Castello di San Giorgio e dell’incompiuta Domus Nova di Luca Fancelli, sintesi delle esperienze progettuali di Leon Battista Alberti e delle suggestioni urbinati del Palazzo Ducale che fu dei Montefeltro. Trasformato in ritirato appartamento per il marchese Ludovico Gonzaga ed in prezioso scrigno per le collezioni d’arte della più celebre donna del Rinascimento, la marchesa Isabella d’Este, il Castello è stato affiancato, nel terzo decennio del Cinquecento, dai più moderni appartamenti nuziali voluti dal duca Federico II Gonzaga: l’Appartamento di Troia, la perduta Palazzina della Paleologa, l’incompiuta detta la Rustica. Ideati tutti da Giulio Romano e decorati dai suoi allievi, essi costituiscono, per concezione spaziale e per ornamento, l’exemplum sul quale è stato poi modulato il riassetto tardocinquecentesco voluto dal duca Guglielmo Gonzaga, l’approdo più riuscito e confortevole di quella che è ritenuta, dopo il Vaticano, la più grande reggia rinascimentale d’Europa.

Nato a Mantova, laureato in Architettura, PhD in Conservazione dei Beni Architettonici al Politecnico di Milano, Carlo Togliani è Ricercatore di Ruolo nel medesimo Ateneo presso il Polo Territoriale di Mantova, dove insegna Storia dell’Architettura. I suoi campi di indagine vanno dal Medioevo al XIX secolo, con particolare attenzione per l’architettura del Rinascimento, indagata negli aspetti tecnici e funzionali. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali ed ha al suo attivo un centinaio di pubblicazioni scientifiche, alcune delle quali dedicate al Palazzo Ducale di Mantova.

L’incontro si svolge online tramite la piattaforma Zoom giovedì 18 novembre dalle 17:00 alle 18:00. La lingua dell’incontro è l’italiano. Introduce l’ospite il professor Antonio Sciacovelli, Università di Turku.

Iscrivetevi tramite il pulsante Prenota ora! in fondo alla pagina. Riceverete un messaggio di conferma della vostra iscrizione e un link per partecipare alla videoconferenza su Zoom. NB. Le prenotazioni sono chiuse e non è più possibile iscriversi.

  • Organizzato da: IIC Helsinki
  • In collaborazione con: Politecnico di Milano e Università di Turku