La mostra di Laura Cemin alla galleria HAM approfondisce il rapporto tra gestualità e linguaggio e l’influenza che il contesto culturale e linguistico ha su di essi.
Mentre parlo le mie braccia cadono inerti ai lati del busto, le punte delle mie dita si sfiorano appena: questo è tutto il movimento che c’è. Così microscopico da essere impercettibile persino per me stessa. Dicono che nella nostra seconda lingua diventiamo più razionali, concisi e pratici. Io sono rigida, semplicemente rigida. Stiff/Tense/Stock-still(?) Non riesco a trovare una parola adatta per descrivere tanta immobilità.
Nel tentativo di riscoprire la gestualità perduta della sua lingua madre, l’italiano, Cemin esplora il processo di adattamento dei corpi che arrivano in un nuovo panorama culturale e linguistico. ‘Paper Notes and Pinecones’ si presenta come un archivio collettivo di movimenti, una sorta di manuale di istruzioni, una grammatica ibrida del corpo straniero.
Tre performance dal vivo hanno luogo l’8, 9 e 12 giugno all’interno dell’installazione. Un laboratorio aperto correlato ai temi della mostra viene ospitato negli spazi del museo il 2 giugno.
Laura Cemin (*1992) è un’artista italiana che attualmente vive e lavora a Helsinki. Il suo lavoro esplora il potere coreografico del linguaggio e come quest’ultimo influisce sul nostro modo di muoverci e interagire fisicamente.
La mostra è sostenuta da Kone Foundation, Nordisk Kulturkontakt, Finnish Art Society, Istituto Italiano di Cultura di Helsinki e Oriente Occidente. Nel 2024, le mostre presso la galleria HAM sono supportate dalla Finnish Heritage Agency.
L’artista estende i suoi più grandi ringraziamenti a Francesca Berti, Ilya Netyosov, Jessie Bullivant, Milja Liimatainen, Michael McCrea, Marko Odar, Roberta Segata, Valge Kuup e a tutti i partecipanti dei laboratori precedenti.
Ulteriori informazioni: curatrice Milja Liimatainen, HAM, 040 482 4091, milja.liimatainen@hamhelsinki.fi
Crediti fotografici: Roberta Segata, Laura Cemin