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La scomparsa di mia madre – A DocPoint Beniamino Barrese e Benedetta Barzini

Modella e icona degli anni 60, Benedetta Barzini è stata la musa di artisti come Andy Warhol, Salvador Dalì, Irving Penn e Richard Avedon. Negli anni 70 abbraccia da militante la causa femminista, diventando scrittrice e docente acuta e controcorrente di Antropologia della moda, in eterna lotta con un sistema che per lei significa sfruttamento del femminile.

A 75 anni, stanca dei ruoli e degli stereotipi in cui la vita ha cercato di costringerla, desidera lasciare tutto, per raggiungere un luogo lontano, dove scomparire. Turbato da questo progetto – radicale quanto indefinito – suo figlio Beniamino comincia a filmarla, determinato a tramandarne la memoria.

Il progetto si trasforma in un’intensa battaglia per il controllo della sua immagine, uno scontro personale e politico insieme tra opposte concezioni del reale e della rappresentazione di sè, ma anche un dialogo intimo, struggente, in cui madre e figlio scrivono insieme le ipotesi di una separazione, difficile da accettare e forse impossibile da raffigurare.

La scomparsa di mia madre è un documentario di successo in quanto è divertente e realizzato con cura e abilità. Di rado la protagonista di un film ha mandato così spesso il regista a quel paese. Per quanto ne sappiamo, lo ha fatto per un buon motivo; sicuramente la pace e l’amore in famiglia sono più importanti dell’arte.

Dennis Harvey, Variety

Il regista Beniamino Barrese e la protagonista Benedetta Barzini partecipano alle proiezioni del documentario il 31 gennaio (Orion, ore 20:30) e il 1 febbraio (Kino Regina, 16:30) e rispondono alle domande del pubblico.

La scomparsa di mia madre viene inoltre proiettato il 30 gennaio alle ore 18:15 al Maxim 1.

Per informazioni e biglietti cliccare qui.

 

  • Organizzato da: DocPoint
  • In collaborazione con: IIC Helsinki