Il secolo scorso ha visto due tremendi conflitti mondiali che hanno devastato il continente europeo. Partendo dai racconti di famiglia, Alessio Franconi, autore del reportage “Si combatteva qui!” si è messo sulle orme della Grande Guerra e della Seconda guerra mondiale ripercorrendo le Alpi e i Monti Carpazi.
E’ così cominciato un lungo viaggio che lo ha portato tra creste innevate e foreste ghiacciate rintracciando le cicatrici lasciate al suolo dalla guerra. Tracce di un dolore che il terreno ancora oggi restituisce a distanza di quasi un secolo.
Dietro all’obiettivo fotografico di Franconi non si cela solo la sensibilità artistica ma anche quella giuridica. Valicando i confini e attraversando i Paesi europei gli è stato impossibile non meditare su come i trattati europei garantiscano la pace e la libera circolazione delle persone proprio là dove si erigevano bunker e trincee. Proprio dalle ceneri delle due guerre mondiali è sorta quella sovrastruttura giuridica che, dall’originaria idea dei padri fondatori, è evoluta fino all’Unione Europea come la conosciamo oggi.
Alessio Franconi accompagna i giovani della scuola di Ruovesi in un viaggio che dai campi di battaglia delle Alpi e dei Carpazi li porta fino al contemporaneo, per comprendere quegli aspetti di pace che diamo per scontati.
Un viaggio per toccare con mano la differenza tra i giovani di allora, chiamati a combattere, e i giovani di oggi che possono godere dei programmi Erasmus per scoprire l’Europa.
Il reportage “Si combatteva qui!” è stato esposto ventotto volte in cinque stati europei e gode del patrocinio della Commissione Europea.