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Giuseppe Mazzini e la musica della “Giovine Italia”

Chitarrista di buon livello e un grande esperto di lirica. Giuseppe Mazzini è l’unico filosofo e politico italiano ad aver pubblicato un saggio esplicitamente dedicato ai rapporti tra musica e società: Filosofia della musica (Parigi, 1836) che si inserisce all’interno di un più ampio dibattito sulla natura, le forme e la funzione del melodramma in epoca risorgimentale. La musica per Mazzini, in particolare il melodramma, è la chiave d’accesso alla natura autentica di un popolo ed è strettamente legata al sogno di un’Europa libera e unita, partecipe degli stessi ideali di progresso e di emancipazione. La musica dunque è coniugata insieme all’impegno politico, alla lotta e alla rivoluzione. L’idea che gli europei potessero unirsi in una grande, condivisa, consapevole armonia troverà la sua realizzazione musicale nella cantata Inno delle Nazioni (1862) di Giuseppe Verdi.

Il rapporto tra Mazzini e la musica viene analizzato da Stefano Ragni in una conferenza sul canale You Tube dell’Istituto in occasione del 150esimo anniversario della morte del patriota, avvenuta il 10 marzo 1872. Studioso di composizione classica, laureato in filosofia teoretica, Ragni ha ottenuto tre diplomi in piano, composizione, musica corale e direzione di cori. Insegna attualmente al Conservatorio e all’Università per Stranieri di Perugia. Il suo lavoro di concertista, professore ed insegnante l’ha portato negli Stati Uniti, in America Latina, Azerbajan, India, Sudan e Vietnam, solo per menzionare alcuni dei Paesi in cui ha tenuto concerti o conferenze.

Ragni è autore di venti monografie dedicate alla storia dei musicisti che hanno operato nell’Università per Stranieri di Perugia e alla Casa Editrice Belati. Considerato uno dei maggiori esperti sulla musica del Risorgimento, ha curato un’edizione critica della Filosofia della musica per la Domus Mazziniana di Pisa (1996), è stato componente del Comitato Nazionale per le celebrazioni mazziniane (2005) ed è autore del saggio Giuseppe Mazzini e la musica della “Giovine Italia” con cui ha conseguito il Premio Goffredo Mameli dell’ Associazione Mazziniana Italiana. Nel maggio 2013 ha partecipato al progetto “Music and the Birth of Modern Europe” (Sheldonian Theatre di Oxford) con un intervento su Mazzini e la musica.

  • Organizzato da: IIC Helsinki
  • In collaborazione con: Università per Stranieri di Perugia