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Andrea Angione – Terribilis est locus iste

L’artista prendendo spunto dai grandi del ‘500 e ‘600, fa rivivere nella contemporaneità con personaggi veri, con una interpretazione religiosa personalissima, grandi opere del passato.

Andrea Angione nasce ad Orbetello (GR) classe 1977. Dopo il diploma di maturità decide di dedicarsi al cinema, girando una serie di cortometraggi in chiave ironica e comica con persone stravaganti del luogo. Inizia così la saga “Neghelli Channel” che, dopo il successo locale, sbarca su Mediaset partecipando alla finalissima di “Talent One”. Coltiva la passione per il cinema frequentando la scuola diretta da Francesco Falaschi, specializzandosi come direttore della fotografia cinematografica e ricevendo diversi riconoscimenti in rassegne dedicate al cortometraggio.
Lo studio della fotografia cinematografica lo porta ad avvicinarsi alla fotografia digitale, e la passione ereditata dal padre per la pittura moderna lo spinge a sperimentare e mescolare fotografia e pittura rivisitandone le opere in maniera completamente personale, sotto un doppio profilo. Da una parte, scegliendo i personaggi da ritrarre tra le persone comuni e mai tra modelli professionisti, dall’altra, partendo dalla fotografia digitale come base dell’opera artistica che, accuratamente ritoccata al computer, ritorna sulla tela con la stessa intensità di un quadro dipinto a mano. Certamente, la profondità espressiva che Caravaggio ricercava e puntualmente otteneva nelle proprie opere grazie alla estrema valorizzazione del chiaroscuro e alla caratterizzazione dei personaggi sono due fattori che giocano un ruolo cruciale rispetto al punto di vista di chi scruta l’opera. Anche l’artista di Orbetello mette in primo piano questi elementi, con il forte effetto di catapultare il fruitore della sua opera all’interno della stessa.

  • Organizzato da: Sinebrychoff Art Museum
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura in Finlandia