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Fourth International Conference of EAM

Utopia

Utopia, The 4th international conference of EAM


Helsinki, 29.-31.8.2014, Università di Helsinki


 


 


Il 29 agosto p.v. si aprirà in Finlandia, presso l’Universitá di Helsinki, la quarta edizione del Congresso Internazionale dell’ European Network for Avant-Garde and Modernism Studies – EAM. Tra i più grandi ed importanti congressi multidisciplinari ed internazionali sullo studio dell’Avanguardia e del Modernismo in Europa, con la partecipazione di un gran numero di studiosi provenienti da diversi Paesi, impegnati in queste aeree di ricerca. Le edizioni passate hanno avuto luogo a cadenza biennale a Ghent in Belgio (2008), a Poznan in Polonia (2010) e a Canterbury nel Regno Unito (2012).


 


Il tema scelto per il IV Congresso in Finlandia è Utopia, con riferimento al centenario della Prima Guerra Mondiale. Si intende celebrarlo prendendo spunto dai molti sogni e utopie espresse dalla letteratura e dalle arti europee, e dal loro fallimento di fronte agli orrori della guerra. I conflitti mondiali hanno avuto ripercussioni durante tutto il secolo scorso e per questo il convegno indagherà anche le dimensioni utopistiche della Neo-avanguardia, le alternative che il Modernismo e l’Avanguardia hanno offerto alla realtà esistente in tutti gli ambiti del sapere.


 


In concomitanza con le iniziative per il Semestre di Presidenza italiana dell’UE, grazie alla partecipazione dell’Ambasciata d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki, e il sostegno del Ministero degli Affari Esteri-Delegazione Italiana per la presidenza del Consiglio UE, il congresso si aprirà con una sezione dedicata all’Italia dal titolo Utopia Cittá – Avanguardie Italiane con la partecipazione della prof.ssa Ester Coen, Ordinario di storia dell’arte contemporanea presso l’Università dell’Aquila, esperta di Futurismo, di Metafisica, di arte italiana della prima metà del novecento.


 


La prof.ssa Ester Coen approfondirà il tema delle avanguardie artistiche del primo novecento, segnate da quell’impulso utopistico straordinariamente vivo, in un’epoca minacciosa, seppure attraversata dall’ottimismo del progresso, in cui si riformulano linguaggi e modelli. Di una Italia, unita da pochi decenni, che esprime due tra le tendenze più interessanti dell’epoca, e delle quali la città ne diventa centro e simbolo, fulcro degli ideali di trasformazione. Due modi di pensare il moderno in apparente antitesi: il furore dinamico dei futuristi nell’enfasi propagandistica delle dichiarazioni e dei manifesti, e la calma apparente ma ostile delle visioni di De Chirico, con la risistemazione spaziale degli elementi architettonici e archeologici.


 


UTOPIA CITTÀ


AVANGUARDIE ITALIANE


 


In un’epoca minacciosa, seppure attraversata dall’ottimismo del progresso, le avanguardie artistiche del primo novecento, segnate da un impulso utopistico straordinariamente vivo, riformulano linguaggi e modelli. L’Italia, unita da pochi decenni, esprime due tra le tendenze più interessanti dell’epoca. Due modi di pensare il moderno in apparente antitesi: il furore dinamico dei futuristi nell’enfasi propagandistica delle dichiarazioni e dei manifesti e la calma apparente ma ostile delle visioni di De Chirico. Centro e simbolo di entrambe le visioni, dinamiche da una parte, immote e bloccate dall’altra, è la città, quella cantata dai poeti ma anche da molti altri artisti delle avanguardie, da Kirchner a Delaunay a Grosz. Occasione per un discorso innovatore con i futuristi, paradossalmente moderno, invece, con la risistemazione spaziale degli elementi architettonici, o archeologici, del prospettico andirivieni dechirichiano. La città, tema di minore interesse per i cubisti, diventa il fulcro di tutti gli ideali di trasformazione per le due tendenze italiane, nel doppio movimento di spinta propulsiva o di estraniata inversione delle forme. Futuro e passato, incredibilmente, si colorano di un significato analogo per due vocazioni diverse destinate a lasciare una traccia incisiva nel percorso artistico del novecento.


 


ESTER COEN


 


Ordinario di storia dell’arte contemporanea presso l’Università dell’Aquila, esperta di Futurismo, di Metafisica, di arte italiana della prima metà del novecento, svolge le sue ricerche anche sugli anni sessanta, settanta e sul contemporaneo e realizza numerosi saggi e pubblicazioni. Coautrice con Giuliano Briganti della mostra e del catalogo Pittura Metafisica (Venezia 1979) e con Maurizio Calvesi del repertorio ragionato dell’opera di Umberto Boccioni (1983). Cura al Metropolitan Museum di New York la retrospettiva su Boccioni nel 1988, partecipa e collabora a numerose mostre internazionali tra le quali Italian Art in the 20th Century, Royal Academy (Londra 1989); Memoria del Futuro al Centro Reina Sofia (Madrid 1990); Art and Power, Hayward Gallery (Londra 1995). Nel 1996 firma la mostra sul Futurismo al Museo Picasso (Barcellona) e nel 2003 Metafisica alle Scuderie del Quirinale (Roma). Organizza in collaborazione con Mario Codognato una esposizione di Richard Serra ai Mercati di Traiano (Roma 1999); progetta la mostra di Gary Hill al Colosseo (Roma 2005) e cura la retrospettiva di Enzo Cucchi al Museo Correr (Venezia 2007). Nel 2009 è uno dei tre commissari dell’esposizione per il centenario della nascita del Futurismo (Centre Pompidou Parigi, Scuderie del Quirinale Roma e Tate Modern Londra). Sempre nel 2009, per il MART di Rovereto, organizza la mostra sui rapporti tra le prime avanguardie: Futurismo 100: Illuminazioni. Avanguardie a confronto. Italia-Germania-Russia.


Attualmente ha in preparazione una mostra per le Scuderie del Quirinale dal titolo Matisse Arabesque da inaugurarsi nella primavera del 2015.


http://www.eam2014.com/

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